Diario

Scrivere un diario è un’ottima abitudine creativa e tutti dovremmo farci un pensiero. Mettere su carta o in digitale i propri sogni e i propri stati d’animo, può sembrare qualcosa da lasciar fare agli adolescenti e agli animi sensibili; in realtà, è una prassi molto diffusa tra scienziati, ricercatori, professionisti, politici e artisti di successo, tutte persone, tra l’altro, che hanno poco tempo a disposizione. Ciò nonostante, compilano giorno dopo giorno una serie infinita di micro testi e appunti sparsi sulla loro vita.

Non è necessario avere un talento per la scrittura, essere famosi scienziati, noti pittori o scrittori di fama per iniziare un diario. Nemmeno serve un potenziale pubblico di lettori, anzi, a volte sarebbe meglio che scrivessimo solo per noi stessi, nel modo più autentico e spontaneo possibile. Scrivere è un modo incredibilmente efficace per chiarirsi le idee, riflettere su propri obiettivi e prendere coscienza dei propri progressi. Inoltre, è uno potente strumento di crescita personale per conoscere meglio chi siamo e come ci comportiamo.

Negli ultimi decenni sono stati fatti molti studi in proposito. In particolare, è stato dimostrato come scrivere abbia un impatto positivo sulla salute delle persone, soprattutto in situazioni traumatiche, di malattia o di forte stress. Un diario è quindi molto utile per superare momenti difficili, regolando le proprie emozioni, come scoperto dallo psicologo Matthew Lieberman della UCLA (Università della California). Esistono poi anche delle versioni di diario terapeutico, usati nella psicologia cognitiva, dove però interviene uno psicoterapeuta per ricostruire gli stati emozionali, i pensieri e gli schemi mentali del paziente.

A questo punto potremmo chiederci: ma perché scrivere è così efficace?

La risposta è perché ci permette di osservare con più attenzione quello che ci succede, mantenendo una certa distanza dall’esperienza. Questo ci regala un senso critico più bilanciato, facendoci apprezzare le sfumature che la vita in tempo reale rende difficili da cogliere. Scrive Lev Tolstoj: Sono due anni che non riprendo in mano il diario, e pensavo che non avrei più ripreso questa abitudine infantile. Ma non è una ragazzata, è dialogare con se stessi, con la parte vera, divina, che vive in ogni uomo.”

La magia di scrivere un diario avviene quando rileggiamo dopo qualche tempo quello che abbiamo scritto. A posteriori, riusciamo a dare una valutazione più serena degli avvenimenti. Dai nostri appunti, inoltre, riusciamo a percepire una certa ricorrenza nel nostro modo di pensare e agire, dandoci l’occasione di diventare delle persone più consapevoli. Tenere traccia anche delle nostre esperienze professionali è solo uno dei modi per scrivere un diario. Documentare una nostra ricerca o un nostro progetto, ad esempio prendendo appunti man mano che si sviluppano, è un accorgimento molto utile per migliorarli.

I vantaggi sono molteplici:

  • Fissare le idee: segnamoci tutto quello che ci viene in mente, perché la memoria fa dei brutti scherzi. Spesso ci dimentichiamo delle intuizioni che ci arrivano alla mente mentre siamo impegnati a fare altro. Una volta fissate su carta o sul nostro smartphone, potremmo riprenderle con calma ed espanderle. Oppure, saranno il trampolino di lancio per una nuova idea inaspettata.
  • Annotare i progressi e i fallimenti: scrivere dei nostri progressi ci motiverà a continuare nel nostro progetto, così come affrontare i fallimenti ci servirà per farne tesoro. Rileggendo, potremmo darne un giudizio più lucido e aumentare le nostre possibilità di successo.
  • Pianificare le prossime mosse: usiamo il nostro diario per scrivere come intendiamo risolvere un determinato problema o per pianificare quello che faremo nel prossimo futuro. Riusciremo così a seguire il nostro progetto con maggiore chiarezza di intenti e saremo più risoluti nel portarlo a termine.

Tenere un diario dei nostri processi creativi e professionali ci permette di osservarli e condurli in modo più efficace. Restiamo focalizzati sull’obiettivo, automotivandoci, e siamo aperti a cogliere nuovi spunti e opportunità. Sappiamo cosa sta succedendo e sappiamo sempre cosa dobbiamo fare. Il primo suggerimento è molto semplice: iniziate subito. Prima cominciate a prendere confidenza con il “mezzo” e meglio è. Se l’ultima volta che avete usato un diario era a scuola per segnarvi i compiti e le interrogazioni, allora avete bisogno di fare un po’ di pratica. Dovete sciogliere la vostra creatività e trovare il modo che vi è più congeniale per scrivere un diario. Piccoli riassunti della giornata, schemi, disegni, punti elenco … vale tutto. Non preoccupatevi della forma, ma concentratevi soprattutto sui benefici che ne otterrete.

Qualche consiglio pratico.

  • Poco, ogni giorno: bastano anche pochi minuti al giorno e anche poche righe vanno bene. Prendetevi un momento fisso per scrivere, ad esempio la sera prima di andare a dormire. Nel giro di una decina di giorni dovrebbe diventare una piacevole routine per rilassarvi. Lasciate stare i resoconti troppo dettagliati della vostra giornata, cercate di coglierne il succo oppure dei particolari curiosi.
  • Brainstorming: non lasciatevi impaurire dalla pagina bianca e partite da una riflessione qualunque, anche se vi sembra stupida. Vi consiglio di provare la tecnica del free writing e di non dare troppo peso ai risultati. Di fatto, non c’è un risultato da raggiungere e non esistono nemmeno strutture da seguire. Fatelo e, giorno dopo giorno, capirete che non è necessario scrivere “ora” qualcosa di strabiliante.
  • Carta o smartphone: sui gusti non si discute, direbbe mio nonno. Io preferisco la carta, altri tengono un diario digitale. Secondo me, visto che passiamo le giornate a pigiare bottoni e strisciare display, potrebbe valere la pena riscoprire il piacere della scrittura e del disegno-scarabocchio.
  • Non buttate niente: scrivete quello che vi pare, ma è importante non censurare nè buttare via niente. Conservate tutto e tenetelo sempre a portata di mano. Quello che abbiamo scritto giorno dopo giorno è molto prezioso, trattatelo bene perchè i nostri ricordi hanno un grande valore esistenziale.
  • Fermatevi a riflettere: frequentemente, fate un punto della situazione rispetto agli obiettivi che avete fissato (e che avete scritto sul diario). A che punto siete? Cosa sta funzionando? Cosa potete fare per migliorare? E non vi dimenticate di godere anche dei piccoli passi avanti che state facendo.
  • Rileggete quello che avete scritto: il valore di scrivere un diario sta tutto nella rilettura successiva, meglio se dopo un periodo abbastanza lungo da quando avete preso l’appunto. Il tempo vi permette di guardare al passato con una prospettiva più ampia, dando un senso a quello che vi sta succedendo. Riuscite anche a imparare una lezione preziosa: quello che oggi ci sembra una tragedia, tra un anno diventa una sciocchezza che vi ha fatto preoccupare per niente.

Nella post-modernità il diario digitale per eccellenza è il blog. Lo scrivere e il pensare creativo ci aiutano a chiarirci le idee e a organizzare le nostre conoscenze. Ci fa anche piacere condividerle con altri e cerchiamo di proporre contenuti interessanti e rendere la lettura il più piacevole possibile.

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