Aree di Intervento

Psicoterapia di Coppia: il modello Cognitivo-comportamentale

La psicoterapia di coppia non è utile soltanto alle coppie in crisi e con gravi problemi relazionali, quindi in una fase critica, ma può essere utile anche per quelle coppie con una relazione soddisfacente, allo scopo di migliorare la comunicazione, prevenire eventuali futuri conflitti, mantenere una relazione equilibrata, rafforzare il proprio legame e migliorare la conoscenza reciproca.

Ognuno di noi incarna l’esperienza dei propri incontri con l’altro, le regole apprese che orientano il comportamento nel mondo, le credenze, le aspettative e il personale modo di vivere e manifestare l’amore. E’ proprio dall’amore che nasce il desiderio di stare insieme, riconoscerci in un legame esclusivo; il senso di appartenenza trasforma la coppia in un “Noi”, uno spazio relazionale dal quale emerge una nuova storia, il  racconto di una vita insieme.
Il funzionamento di una coppia richiede dunque una costante co-costruzione e condivisione di  significati e progetti e perciò una negoziazione di aspettative, ruoli, regole ed obiettivi condivisi: il “Noi” è una delicata danza, un complesso equilibrio di potere, fiducia, ascolto reciproco, coinvolti entrambi da un amore che ci lascia tuttavia liberi di poter essere noi stessi.
Molti sono gli eventi che in coppia affrontiamo: la convivenza, il matrimonio, il cambiamento di abitazione, il progetto di diventare genitori, la nascita di un figlio, le esperienze di lutto, i cambiamenti lavorativi, le difficoltà economiche.
Vivere queste esperienze di vita ci permette di crescere e cambiano così gli equilibri della relazione; non sempre tuttavia l’evoluzione è armonica e possono aprirsi profondi conflitti: quando la coppia entra in crisi, è difficile leggere la coerenza e la legittimità delle richieste dell’altro; abbiamo difficoltà ad accogliere i suoi bisogni e viviamo spesso un senso di profonda tristezza, solitudine, incomunicabilità.

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  • Terapia di coppia

Il terapeuta è un terzo soggetto, inserito nelle dinamiche di coppia, che può essere una “buona occasione” di conoscenza reciproca, di svelamento di fraintendimenti, di espressione dei reciproci nuovi bisogni, restituendo così a ciascun membro della coppia la libertà di poter essere sé stesso con l’altro, amato e ascoltato. Il terapeuta di coppia non istruisce la coppia su come comportarsi, è come un ospite a cui è stato concesso di entrare in casa e apportare qualche modifica, in un clima di profondo rispetto e cooperazione; egli invita ad una partecipazione attiva e consapevole. La terapia di coppia si realizza attraverso colloqui quindicinali e  prevede varie fasi d’intervento:

    • un’ indagine sulla motivazione ad intraprendere un percorso psicoterapeutico
    • la raccolta della storia di coppia e delle storie personali
    • l’individuazione e comprensione delle origini della sofferenza di coppia, i bisogni non espressi, i fraintendimenti e le dinamiche di potere
    • l’individuazione e l’analisi di episodi quotidiani, attraverso i quali si esprimono i conflitti
    • la condivisione e lo svelamento dei significati e delle cornici di senso che guidano i comportamenti dei reciproci partner al fine di migliorare
    • la capacità di ascolto e comunicazione, valorizzare reciprocamente le proprie potenzialità, ridurre la sofferenza e la conflittualità
  • Terapia di coppia e terapia sessuologica

La sessualità è intrinseca alla vita di coppia;  in un legame stabile il sesso è spesso espressione di appartenenza, è l’inclusione nel corpo e nella vita dell’altro, è la co-costruzione di intimità e di modalità condivise di accesso al piacere. Problemi o difficoltà nella sfera sessuale possono incidere negativamente sulla relazione di coppia e,  allo stesso tempo,  le problematiche nella relazione di coppia possono influenzare la vita sessuale, favorendo l’insorgere di disturbi del desiderio, dell’eccitazione e dell’orgasmo. Durante una prima fase di diagnosi e valutazione, è dunque importante indagare la qualità di vita sessuale della coppia, al fine di verificare se le problematiche sessuali sono primarie ( vedi link terapia sessuologica) o sono secondarie a difficoltà comunicative (terapia di coppia)  al fine di stabilire un adeguato percorso di cura.

  • Sostegno Genitoriale

Il progetto di diventare genitori porta con se gioia e bellezza, ma rappresenta al tempo stesso un compito complesso e delicato: esso produce infatti importanti cambiamenti nel singolo individuo così come nella coppia che si trova a dover evolvere, modificare, adottare nuove strategie mano a mano che il bambino cresce e richiede necessità diverse. A volte, i momenti difficili della crescita di un figlio creano disorientamento e i genitori possono sentirsi impotenti, spaventati e distanti rispetto alle decisioni da prendere e ciò può mettere a dura prova l’intero nucleo familiare. Il supporto alla genitorialità si pone come finalità la cura dei legami di attaccamento attraverso incontri che hanno l’obiettivo di:

    • favorire un nuovo dialogo tra i genitori che possa aiutare a ridefinire i propri ruoli e a gestire i conflitti;
    • aiutare la coppia a ritrovarsi e a riconoscersi come supporto l’uno dell’altro,
    • dare consulenza rispetto agli stili educativi da intraprendere;
    • facilitare il rapporto con il proprio figlio al fine di entrare più in empatia con lui;
    • aiutare la coppia genitoriale nel riconoscere le principali emozioni al fine di favorirne l’espressione tra i membri della famiglia e quindi il cambiamento dei comportamenti problematici.

 I percorsi di supporto alla genitorialità possono essere utili in tutte le diverse fasi del ciclo di vita: dalla nascita dei figli, alla loro crescita attraverso la complessa fase dell’adolescenza, fino al momento in cui il figlio esce di casa e la coppia si trasforma nuovamente.

  • Sostegno Genitoriale di fronte ad una Separazione

Può succedere che una coppia, ad un certo punto della loro storia insieme, si accorga di non riuscire più ad andare avanti come coppia in senso relazionale e sessuale, ma la coppia genitoriale è un altro discorso. Si rimane sempre genitori, anche se separati, ed è importante riuscire a mantenere questo  aspetto, nonostante tutto il dolore legato alla fine della relazione sentimentale.
Spesso i genitori si chiedono se e come comunicare la notizia della separazione ai loro figli e talvolta, per paura di farli soffrire, tendono a tenerli all’oscuro o a raccontare bugie: la comunicazione della verità costituisce invece una fase molto delicata che deve essere gestita con cura e amore proprio per l’importanza della fiducia in mamma e papà . Per il bambino “sentire” le emozioni dei genitori è fondamentale e sapere di poterle condividere lo è ancora di più, ma è facile perdersi e farsi sopraffare dalla propria sofferenza per il fallimento della coppia.
La separazione dei genitori è un grosso dolore per i bambini che, se potessero scegliere, vorrebbero una mamma e un papà sempre insieme, ma chiedere aiuto ad un esperto in questa fase, per trovare insieme le parole giuste, per provare a mettersi nei panni del bambino, per gestire la complessa fase del “dopo”, può far diventare questo dolore più sopportabile.
La consulenza assume quindi un’importante aspetto di prevenzione rispetto a sofferenze emotivo-relazionali e comportamenti problematici successivi.

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