L’insoddisfazione per il trattamento della malattia mentale indusse Jaspers a discutere sia i criteri diagnostici che i metodi della psichiatria clinica. Nel 1910 pubblicò un testo rivoluzionario sulla paranoia[. Nell’opera venivano esposti i casi di alcuni pazienti affetti da paranoia, fornendo informazioni biografiche relative ai soggetti in cura e dando un resoconto del modo in cui gli stessi pazienti interpretavano i loro sintomi. Il metodo biografico si è affermato come una delle principali pratiche terapiche della moderna psichiatria.
Jaspers condensò le sue convinzioni sulla malattia mentale nei due volumi di cui si compone la sua Psicopatologia generale, un classico della letteratura psichiatrica, da cui sono derivati alcuni criteri diagnostici. Di particolare importanza è la convinzione che i sintomi debbono essere analizzati e diagnosticati per la loro forma piuttosto che per il loro contenuto.