As you set out for Ithaka
hope the voyage is a long one,
full of adventure, full of discovery
Konstantinos Kavafis
La realtà non va considerata come un qualcosa di oggettivo, indipendente dall'individuo che ne fa esperienza, poiché è il soggetto stesso che la crea, partecipando in maniera attiva alla sua costruzione.
Assunti: (a) L'individuo partecipa attivamente alla costruzione della propria conoscenza. (b) In ogni soggetto esiste un'organizzazione affettiva di base che determina la forma della propria esperienza; (c) l'uomo viene visto come un sistema auto-organizzantesi che protegge la propria integrità e mantiene la propria stabilità (autopoiesi).
I sistemi di Realtà Virtuali sono stati creati in funzione delle nostre modalità globali di percepire fondate sul corpo e sull’azione piuttosto che sui singoli sensi.
Vanno perciò considerati una “tecnologia della cognizione incarnata” imperniata sull’interattività e sull’impiego di capacità sensomotorie e cinestetiche, e strettamente legata alle possibilità cognitive del corpo.
Per procedere all’utilizzo di ambienti virtuali, segnaliamo la possibilità di scaricare gratuitamente NeuroVR 2.0 (https://sites.google.com/site/neurovr2/home). Si tratta di un software open source per la creazione e l’utilizzo di ambienti virtuali. Esso offre a tutti la possibilità di utilizzare ambienti virtuali completamente personalizzabili in base all’utilizzo che si vuole fare di essi.
Articoli su Psicoterapia e Realtà Virtuale
La psicoterapia può diventare uno fra più promettenti e interessanti ambiti di applicazione della Realtà Virtuale (VR) e della tecnologia della simulazione (Simulation Technology). La VR ha dimostrato di essere uno strumento efficace per via della capacità di un computer di fornire immagini, suoni e, in alcuni casi, altre informazioni sensoriali come il tatto e il movimento, in grado di riprodurre una situazione fisica il più possibile simile alla realtà, anche se solo in senso virtuale.
Alla base di una continua ricerca in ambito clinico vi sono innumerevoli domande: in che modo possiamo comprenderci e comprendere l'altro? in che modo diamo un senso agli atteggiamenti, ai comportamenti, ai modi di essere delle persone con cui condividiamo la nostra vita? Perché differenti persone avvertono in maniera diversa una stessa emozione? Il pensiero viene prima del sentire oppure il sentire prima del pensiero? Il modo di emozionarsi determina il carattere della persona? Il mio essere è dunque già fissato, è già determinato nonostante me stesso? Quale è la relazione fra l’affettività, le emozioni ed il corpo, in particolare quando si manifestano gli scompensi psicopatologici?
La ricerca di risposte a queste domande analizzate alla luce degli studi attuali nei domini della psicologia, della fenomenologia e delle neuroscienze costituiscono l’impianto della nostra indagine e delineano il fondamento secondo cui comprendere il come le persone vivono, sperimentano e costruiscono la propria storia.
Un itinerario di formazione, dunque, deve svilupparsi lungo una traiettoria singolare che tocca i metodi della psicologia, psichiatria e della psicoterapia, e percorrere i sentieri delle scienze naturali fino a giungere al tema del significato e dell’interpretazione dell’esperienza personale.
Per informazioni: Centro di Psicoterapia Cognitiva 320 4331792
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